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Biografia del Gen. Brig. Celestino Regis

Biografia del Gen. Brig. Celestino Regis

Gen. Brig. Celestino RegisNato a Mondovì (CN) l' 11/05/1918.
Frequenta il Liceo classico alla Nunziatella di Napoli. Bravissimo, passa alla maturità saltando un anno. Entra in Marina (Marina Militare di Livorno), ma dopo il tirocinio di 3-4 mesi dà le dimissioni perché il mare non fa per lui....e così da buon montanaro passa negli ALPINI. Dopo l'Accademia Militare di Modena il primo servizio da sottotenente lo presta presso il 1° Rgt. Alpini a Mondovì, suo paese natale.
Il 23 gennaio 1941 viene ferito in Albania .

A quella data il Tenente REGIS era comandante del pl. Mortai da 81 del Btg. "CEVA" del 1° Rgt. Alpini. Il Btg. "CEVA" era sistemato a difesa in corrispondenza della catena montuosa del BREGU-Y-MATT, il pl. Mortai da 81 del Btg. era schierato in un anfratto del terreno a ridosso delle posizioni avanzate. Da più giorni la zona di schieramento del plotone era sottoposta ad insistenti tiri d'artiglieria e mortai aventi lo scopo evidente di neutralizzare quella importante sorgente di fuoco. Nella notte fra il 22 e il 23 gennaio del 1941, l'azione insistente dell'artiglieria nemica fece incrinare la compattezza della roccia sovrastante sino a causarne l'improvviso cedimento. La frana di sassi investì e travolse il tenente REGIS Celestino a pochi metri di distanza dallo schieramento dei suoi mortai. Ferito gravemente venne immediatamente soccorso; tra i vari soccorritori anche il sottotenente CASELLA Enrico (futuro Comandante del Btg. Tirano dal '60 al '61) che era comandante del pl. Arditi del btg. "CEVA" del 1° Rgt. Alpini.

Riprende servizio al 1° Rgt. Alpini aiutandosi con il bastone (dopo quasi un anno di ospedale!). Dopo circa due mesi arriva l'8 settembre: vengono presi tutti in Alto Adige e deportati in Polonia. Il Ten. Regis grazie alla sua gamba zoppicante, dopo poco viene fatto rientrare in Italia ...e così continua la convalescenza in famiglia. A guerra finita riprende servizio da Capitano al 6° Rgt. Alpini di Merano. Con il grado di Maggiore comanda per quasi due anni (1957-58) il Battaglione Tirano a Malles Venosta. A sua detta quello fù il periodo più bello della sua carriera, a stretto contatto con i suoi alpini che lo chiamavano "il papà". Tutti gli ufficiali avevano il loro nomignolo; chi "il pernice" chi "il sarto"...ecc..Il resto del suo servizio viene prestato presso il 5° Rgt. Alpini e la Brigata Alpina Orobica di cui ne resta il Comandante del Deposito per 5-6 anni. Da pensionato tutte le sue fratture si risvegliano...tanto che negli ultimi anni della sua vita non gli basta l'aiuto del bastone! Dopo un faticoso periodo di deambulazione decede a Merano il 23/04/1998.

(Biografia redatta nel mese di Aprile anno 2002. Pubblicazione autorizzata da: Sig.ra Nerina Pillan ved. REGIS)

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